Andrea Cortellessa è nato a Roma nel 1968. Insegna Letteratura italiana
contemporanea all’Università di Roma Tre; nel 2018 ha tenuto la Cattedra «De
Sanctis» al Politecnico di Zurigo. Ha pubblicato saggi e antologie, curato testi e
mostre di autori italiani del Novecento e contemporanei (fra i quali Giorgio de
Chirico, Giorgio Manganelli, Elio Pagliarani, Giovanni Raboni, Amelia Rosselli,
Andrea Zanzotto, Luigi Di Ruscio, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani e Luigi
Serafini), realizzato trasmissioni radiofoniche e televisive, spettacoli teatrali e
musicali. Fra i suoi ultimi libri la nuova edizione ampliata di Le notti chiare erano
tutte un’alba. Antologia di poeti italiani nella Prima guerra mondiale (Bompiani
2018), Andrea Zanzotto. Il canto nella terra (Laterza 2021), Filologia fantastica.
Ipotizzare, Manganelli (Argolibri 2022), Con l’ascia dietro le nostre spalle. Amelia
Rosselli (Electa 2024), Forse che sì. Joyce tra Pascoli e Gadda (Quodlibet 2025) e
Una ragione di più per andare all’Inferno. Vedere, Pasolini (Treccani 2025). Ha
curato fra l’altro, di e su Manganelli, i numeri dedicatigli da «Riga» (con Marco
Belpoliti, Marcos y Marcos 2006 e Quodlibet 2022), la mostra Illustrazioni per libri
inesistenti (Museo di Roma in Trastevere 2023) e la raccolta degli scritti sull’arte,
Emigrazioni oniriche (Adelphi 2023); nonché i volumi a più voci Vedere, Pasolini
(con Silvia De Laude, Ronzani 2022) e Arbasino A-Z (Electa 2023). Nel 2024
insieme a Denis Isaia e Pietro Nocita ha curato la mostra Il sogno di Luigi Serafini, al
MART di Rovereto, e insieme a Donata Meneghelli il numero monografico del
«verri» su L’inconscio tipografico. Per il Castello di Rivoli dirige i «Quaderni di
Fisica e Metafisica» della collezione Cerruti. È nella redazione delle riviste «il verri»,
«Strumenti critici», «Zona critica» e «Moderna», e tra i fondatori di «Antinomie.
Scritture e immagini»; collabora ad «Alias» del «manifesto», al «Corriere della
Sera», al «Sole 24 ore-Domenica», al «Giornale dell’Arte» e ad altre testate.